Verso la certificazione della parità di genere nelle SGR

Assogestioni è da tempo impegnata nell’incoraggiare le SGR all’adozione di politiche in tema di diversità e inclusione.

Nel mese di luglio 2021 l’Italia ha predisposto, tramite la Ministra per le Pari opportunità, la Strategia Nazionale sulla Parità di Genere 2021-2025, strettamente correlata al PNRR, di cui uno dei dispositivi legislativi è la Legge 5 novembre 2021 n. 162 che introduce, tra l’altro, la certificazione di parità di genere e cioè uno strumento che ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità. A tal fine lo scorso marzo è stata inoltre pubblicata la prassi UNI/PdR 125:2022, e cioè uno strumento operativo con cui concretamente raggiungere la parità di genere.

La Conferenza organizzata dal Comitato Diversity di Assogestioni, aperta dalla Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, presenta, da parte di Valore D, una fotografia degli impegni in materia di diversità e inclusione assunti dalle SGR, risultante dalla compilazione dell’Inclusion Impact Index, ossia uno strumento digitale innovativo sviluppato da Valore D, con il supporto del Politecnico di Milano, che misura l’impatto organizzativo in quattro macroaree: la governance, la capacità di attrarre, sviluppare e valorizzare nel tempo i talenti al femminile. I risultati della ricerca sono stati commentati nell’ambito di una tavola rotonda, con il compito di riflettere sugli strumenti più efficaci per accompagnare le SGR verso la certificazione della parità di genere, anche tenendo conto delle esperienze già maturate in altri settori industriali.