Quando un sistema economico-sociale mostra i propri limiti, è il momento di evolvere i modelli di pensiero e ridisegnare il mercato


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L’evento pandemico di questi ultimi anni ha assunto il ruolo di “Detonatore” rispetto allo status quo, sgretolando, di fatto, equilibri e paradigmi apparentemente inviolabili.

Oggi ci aggiriamo tra le rovine di un’era passata ma, tra le macerie fumanti del mondo, scorgiamo all’orizzonte l’alba di un nuovo inizio.
Dopo l’era del contagio, alcune narrative economiche neo-keynesiane, ormai dimenticate, si propongono come strumenti per una ricostruzione che mira a sovvertire le fondamenta teoriche liberali imperanti.

L’immagine della “Matita”, utilizzata per anni come simulacro del capitalismo globale, non identifica più soltanto la “magica mano invisibile” che ha consentito l’esistenza del libero mercato, ma anche i costi sostenuti. Una nuova consapevolezza pervade dunque le coscienze e getta la basi di un nuovo moto rifondante in cui la ragione economica è subordinata al bene collettivo e alla creazione di un sistema più sostenibile e equo.
 
Forse che la lezione subita stia creando opportunità e addirittura premesse per un vero nuovo inizio? Lo chiediamo a Guido Maria Brera, Direttore Investimenti di Kairos Partners.

Con l’intervento di: Alberto Castelli, Guido Maria Brera, Diego Saltarella