IL BILANCIO DEL SISTEMA PREVIDENZIALE ITALIANO: LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E I GIOVANI

A cura di Arca Fondi SGR


Salone del Risparmio
Conferenze e seminari
1h 30m

Come emerge dall’Ottavo Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, nel 2019 l’Italia ha destinato al welfare il 56,08% dell’intera spesa statale. Una percentuale che, trascinata soprattutto da una spesa assistenziale a carico della fiscalità generale in continuo aumento (la spesa è passata dai 73 miliardi del 2008 agli attuali 114,27, con un tasso di crescita annuo superiore al 4%), colloca il nostro Paese ai vertici delle classifiche mondiali, sfatando peraltro il luogo comune secondo cui si spenderebbe poco per le prestazioni sociali.
 
Pochi dati che, ancor di più alla luce dell’impatto economico-finanziario della pandemia di COVID-19, già rendono evidente l’importanza di valorizzare maggiormente il pilastro complementare, come parte indispensabile del sistema pensionistico italiano e, più in generale, del sistema di protezione sociale del Paese. Inoltre, con un PNRR da destinare a ripresa e sviluppo nel segno della transizione ecologica e digitale, considerando le sempre minori risorse pubbliche disponibili, l’enorme debito pubblico e la transizione demografica, la previdenza complementare diviene uno strumento indispensabile per i lavoratori italiani e anche un grande aiuto per lo sviluppo del Paese. Insomma, da una parte un contributo essenziale per garantire una buona rendita al momento della pensione e, dall’altra, un “ponte” in termini di occupazione e crescita da qui al 2035/40, quando il tasso di disoccupazione dovrebbe essere prossimo al 4%, con salari e redditi in aumento, grazie alla ripresa economica.
 
Eppure, statistiche alla mano, proprio i più giovani figurano tra le categorie più restie a dotarsi di coperture integrative, così come i lavoratori delle piccole e medie imprese. Che fare quindi? Un nuovo semestre di silenzio-assenso, il ripristino del fondo garanzia per le PMI, incentivi per gli investimenti green e in economia reale domestica, una riforma fiscale che elimini la tassazione annuale e riporti all’11% (o anche meno) la fiscalità sui rendimenti e, soprattutto, più cultura previdenziale e comunicazione sociale: sono queste le possibili proposte su cui concentrarsi per ridare nuovo e necessario impulso ai fondi pensione e al welfare complementare. 

PROGRAMMA
 
14.00   Accrediti
 
14.15   Saluto del Presidente di Arca Fondi SGR Giuseppe Lusignani
 
 
Verso un welfare mix e un maggiore sviluppo dei fondi pensione
Alberto Brambilla | Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
 
14.40    L’importanza del welfare complementare
             Conduce i lavori Massimo Fracaro | giornalista, responsabile Corriere della Sera L’Economia
           

Ne discutono:
 
Lucia Anselmi | Direttore Generale COVIP
Lando Maria Sileoni | Segretario Generale FABI
Ugo Loeser | Amministratore Delegato Arca Fondi SGR
 
15.25   Conclusioni
            Alessandra Sartore | Sottosegretaria Ministero dell’Economia e delle Finanze

 



Con l’intervento di: Alberto Brambilla, Bruno Tabacci, Giuseppe Lusignani, Vincenzo Saporito, Massimo Fracaro, Lucia Anselmi, Ugo Loeser, Lando Maria Sileoni

A cura di: Arca Fondi Sgr
Serie: SdR21
Data: 15 Settembre | 14:15