Mine antiuomo e bombe a grappolo, una legge che ha mandato in confusione gestori e authority
Banche che rifiutano investimenti in Etf specializzati nel settore della Difesa perché le azioni sono in black list. Altri intermediari invece autorizzano gli stessi investimenti. C’è grande confusione nell’applicazione della legge 220/2021 che prevede misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antiuomo e bombe a grappolo da parte degli istituti di credito, compagnie di assicurazione, Sim, società di gestione di fondi comuni, fondi pensione ed emittenti di Etf. Ci sono circa 300 strumenti finanziari venduti in Italia borderline che rischiano di essere proibiti per alcuni o tutti gli investitori italiani. Le istruzioni fornite al mercato nel luglio scorso dalle authority (Bankitalia, Covip, Ivass e Mef), entrate in vigore l’8 febbraio scorso, non hanno dipanato tutti i dubbi interpretativi. Per gli operatori la legge italiana di recepimento va oltre i vincoli previsti dalle Convenzioni internazionali. Quali saranno i prossimi passi per ridare ordine e uniformità al mercato? Intanto i piccoli investitori non hanno tutti le stesse opportunità di investimento.
Relatori
On. Giulio Centemero, membro della Camera dei deputati dal 2018
Avv. Francesco Paolo Crocenzi, studio legale Crocenzi & Associati
Claudio Kofler, amministratore delegato di Nummus.Info
On. Massimo Ungaro, deputato nella XVIII legislatura
Moderatori
Vitaliano D'Angerio e Federica Pezzatti, giornalisti Plus24 - Il Sole 24 Ore
È previsto uno spazio per le domande del pubblico presente in sala
Con l’intervento di: Giulio Centemero, Massimo Ungaro, Vitaliano D'Angerio, Federica Pezzatti, Francesco Paolo Crocenzi, Claudio Kofler